Fiorin fiorello

Anche qui, lasciatemi ricordare com'e' nata la mia piccola passione per i fiori spontanei. Erano i primi anni dell'Universita', e sapendo del mio amore per la natura (a quel tempo soprattutto indirizzata verso la micologia incoraggiata dalla micofagia) alcuni miei compagni mi regalarono un libro sui fiori della Liguria. Ricordo che nello sfogliarlo rimasi colpito dalla bellezza di alcuni fiori che non conoscevo, ma soprattutto dall'immagine di una orchidea spontanea italiana (Ophris apifera). Non sapevo, all'epoca, cosi' come non sa la maggioranza delle persone, che esistesse un numero notevole di orchidee che crescono nei nostri prati e boschi, ma soprattutto rimasi colpito dalla bellezza del fiore. Mi dissi ma non e' possibile che ci siano in giro fiori cosi' belli e che io non li abbia mai notati, e cominicai a guardare con maggiore attenzione.

Molti hanno iniziato con le orchidee, e' come con gli spinelli: ne fumi uno e poi ti ritrovi drogato pesante wink+. Dopo pochi anni (nel 1990) avevo collezionato (senza coglierle, solo guardandole e fotografandole) oltre quaranta delle circa ottanta specie di orchidee spontanee italiane, e devo dire che ancora oggi il numero non e' aumentato di molto. E' aumentata pero' la conoscenza, e la botanica resta uno degli interessi piu' costanti nella mia abitudine di spiluccare tra interessi diversi.

Una curiosita': nonostante sia piuttosto comune e nonostante abbia osservato specie ben piu' rare di quella, non ho ancora mai trovato nelle mie peregrinazioni l'oggetto del mio primo desiderio: l'Ophris apifera rimane una delle non molte specie di orchidee italiane che a tutt'oggi non ho mai avuto il piacere di osservare in natura. Alcuni dei miei amici botanici mi hanno proposto di accompagnarmi ad osservarla in stazioni (cosi' si chiamano i "posti" in gergo botanico) in cui e' particolarmente abbondante, ma non ci sarebbe gusto, senza il piacere della conquista sarebbe come far sesso con una meretrice smile

Qualche anno fa mi iscrissi al forum botanico piu' bello che ci sia in circolazione, e questo mi ha consentito di conoscere e incontrare persone che condividono questa passione, ed anche di dare qualche piccolo contributo alla conoscenza comune del territorio e di quello che ci puo' offrire da questo punto di vista. Sul forum fui a suo tempo ideatore e promotore di una sezione specifica, "Itinerari botanici", che voleva indicare, agli appassionati ed ai neofiti, percorsi particolarmente interessanti per la varieta', il numero, o la rarita delle specie che si possono incontrare durante una passeggiata.

L'attenzione (gli esperti di neuroscienze ci insegnano) e' un animale strano, e non sempre obbedisce ai nostri voleri. Ma la si puo' orientare ed allenare, se si sa su che cosa ci si vuole concentrare. Se un cercatore di funghi va a spasso per il bosco insieme ad un amico che non condivide questa passione, lui vedra' i funghi, e l'amico no. Il cercatore sa che cosa cercare, e dirige l'attenzione sulle percezioni sensoriali (soprattutto vista, ma anche olfatto) di cui sa quali segnali discriminare.

Così, passeggiare in montagna e passeggiare in montagna facendo attenzione ai fiori (e alle piante) sono due cose diverse. Propongo a chi abbia anche un minimo interesse per questa materia di provare, magari percorrendo uno degli itinerari descritti in questa sezione, e capire quanto sia stimolante aggiungere al piacere di una giornata passata all'aria aperta osservando panorami e respirando aria buona quello di acuire lo sguardo su un orizzonte piu' prossimo. Osservate con attenzione l'intorno di pochi metri dai vostri piedi, alla ricerca di quel lampo di colore, di quel piccolo monile naturale che la terra ha voluto indossare per essere piu' attraente, e vi ritroverete con la curiosita' di capire che cosa distingua questo da quello, e magari, dopo qualche passeggiata, anche quale sia il loro nome.

Pochi ma buoni, gli itinerari botanici che conosco e vi consiglio coincidono in parte con quelli descritti nella sezione delle passeggiate in montagna, ma qui li vedrete sotto un punto di vista diverso:

Il Monte Toraggio

Le riserve naturali dell'Orrido di Chianocco e di Foresto (Val di Susa)

Il Monte Bellenda

Da Santa Elisabetta alla Punta Quinseina

Val Soana e la Corthusa matthioli