Vecchio scarpone

I miei primi scarponi erano un paio di anfibi militari che nonostante il rito dell'unzione con grasso di foca sono sempre rimasti duri come lo stoccafisso e mi hanno prodotto escoriazioni e traumi alle estremita' degli arti inferiori per alcuni anni. All'epoca si andava con il gruppo parrocchiale alla scoperta di un mondo, almeno per me, nuovo ed affascinante. I prati montani in pieno luglio non sono verdi ma dipinti degli squillanti fucsia, gialli, azzurri dei fiori alpini che con questa appariscenza cromatica cercano nella loro effimera esistenza di perpetuare la specie abbabbiando qualche insetto pronubo di passaggio. Questi colori, gli odori grati dell'erba bagnata e del letame vaccino, il fresco di un temporale sulla pelle, il sudore che cola ad appannare gli occhiali ed annebbiare la vista, il dolore della fatica che si accumula dalle giunture fin dentro i muscoli, il piacere della conquista di un panorama mai visto cosi' ampio, il silenzio senza echi lassù in cima mi sono entrati allora nel cuore e non ne usciranno, credo, mai piu'.

Da quelle prime gite con il prete che ci faceva da guida, ci dava qualche zuccherino intinto nella grappa e sopportava in silenzio (forse masticando qualche giaculatoria?) il fatto che mentre salivamo cantassimo "Bocca di rosa" non ho mai smesso di andare in montagna. Non e' divenuta, come succede ad alcuni, una passione totalizzante, ma nei miei ormai quasi quarantanni di carriera escursionistica qualche giretto l'ho messo insieme.

Questa sezione l'ho pensata per riempirla con il racconto, magari corredato di qualche foto, delle gite in montagna piu' belle che ho fatto e che mi sento di consigliare a chi passera' da queste parti. Dove possibile alleghero' il tracciato GPS, aggeggio che ho acquistato di recente e con cui mi diverto molto perche' consente di rivedere su Googleearth il percorso effettuato.

Ci sono tanti siti che descrivono le passeggiate in montagna, e non e' certo mia intenzione di far loro concorrenza, anzi, se leggendo le mie pagine sarete attratti da qualche percorso in particolare vi consiglio di far riferimento comunque anche a siti piu' specializzati in questo tipo di materia, dove troverete integrazioni ed informazioni importanti.

Questa parte del sito e' in qualche modo simile a quella delle passeggiate botaniche, ma il focus e' chiaramente diverso, anche se le sovrapposizioni esistono, e tra queste voglio citare quella che secondo me e' una delle gite piu' belle, sia dal punto di vista escursionistico, che da quello paesaggistico che da quello botanico, che io conosca.

La gita e' quella del tour del monte Toraggio, nelle Alpi Liguri sopra Ventimiglia, che percorre per buona parte il cosidetto "sentiero degli alpini" e che ha diverse varianti che potrete trovare descritte nella pagina relativa. Impagabile per l'appassionato di botanica, che qui puo' trovare alcuni degli endemismi piu' belli ed appariscenti della flora italiana (si dice endemica di un luogo una pianta che nasce SOLO in quel luogo, su un'area piu' o meno estesa). Tra essi quello che io ritengo il fiore spontaneo in assoluto piu' bello che abbiamo in Italia, il giglio dal fiocco (Lilium pomponium). La prima volta che vi ho portato i miei figli, non molti anni fa, rimasero letteralmente a bocca aperta per la bellezza incredibile del sentiero e del paesaggio, con un panorama che, nelle giornate terse, consente agevolmente dalla vetta di scorgere la Corsica di la' dal Mar Ligure. Basta, andatevela a leggere (ma soprattutto, se potete, andateci di persona) se vi ho destato curiosita' sufficiente.

Le gite che vorrei coprire sono le seguenti, la sezione naturalmente ammesso che mi resti la voglia di riempirla crescera' nel tempo:

Il monte Toraggio

Le "magnifiche tre" dal Col del Nivolet:

Punta Basei,

Punta Fourà,

Monte Taou Blanc

Il Rocciamelone

L'Uia di Ciamarella

Il Gran Paradiso

Traversata Tantane'-Zerbion

Petit e Grand Tournalin

La Gran Sometta

Traversata Pian della Mussa - Lago di Malciaussia

Il Castore